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Le Fratture del Polso rappresentano una grande percentuale di Patologia nell'ambito della Chirurgia della Mano. Il loro trattamento è ancora spesso impostato su metodiche obsolete o spesso inappropriate rispetto al grado di lesione. Anche la scelta del tipo di tecnica chirurgica adottata è determinante; ciò risulta evidente dalla grande quantità di metodi utilizzabili e dalla vasta casistica di complicazioni derivanti dalle varie tecniche di chirurgia.
COSA SONO LE FRATTURE
Per "FRATTURA" si intende la rottura di uno o più ossa causata da un trauma più o meno violento. Tutte le ossa possono essere sogette a frattura in modo più o meno complesso e nella Mano, nel Polso, nel Gomito spesso queste lesioni posono essere anche molto gravi.
Le fratture sono diversamente classificate, secondo il tipo e la sede di rottura, la quantità di frammenti ed il grado di spostamento.
In letteratura ESISITONO MOLTI TIPI DI CLASSIFICAZIONE, tuttavia lo scopo è quello fornire un criterio di identificazione e di trattamento.
Più semplicemente le fratture si distinguono in:
COMPOSTE: quando i frammenti rimangono in sede e l'asse anatomico dell'osso non subisce particolari o impotanti alterazioni;
SCOMPOSTE: quando i frammenti NON sono più allineati ed in sede e l'asse risulta fortemente o totalmente alterato.
Una ulteriore distinzione è quella relativa al numero dei frammenti - pertanto - vi possono essere fratture:
MONOFRAMMENTARIE: quando l'osso interessato è rotto in un singolo punto con presenza di un solo frammento;
PLURIFRAMMENTARIE: quando l'osso interessato è, appunto fratturato in molti frammenti, queste lesioni sono quasi costantemente scomposte;
PLURIFRAMMENTARIE COMMINUTE: quando l'osso subisce una tale frammentazione da risultare "sbriciolato", queste fratture sono le più gravi e le più difficili da trattare, richiedendo una chirurgia estremamente complessa, per evitare i gravi esiti che possono interessare non solo il Polso ma anche la Mano e spesso tutto l'Arto Superiore.
Esistono poi le Fratture ARTICOLARI, cioè fratture che interessano la regione dell'osso in rapporto con l'articolazione: queste fratture sono particolarmente critiche, soprattutto quando sono SCOMPOSTE e/o PLURIFRAMMENTARIE.
In quasto caso l' "Ingranaggio" articolare viene ad essere notevolmente o totalmente compromesso con perdita dei rapporti anatomici e del MOVIMENTO dell'articolazine interessata.
Le ossa e le Articolazioni delle dita e della Mano, del Polso, del Gomito e della Spalla sono particolarmente complesse e, fratture in questi distretti, possono essere particolarmente gravi.
LE LESIONI ASSOCIATE
L'effetto traumatico responsabile della frattura del polso, può colpire anche gli altri distretti anatomci con lesioni "collaterali" secondarie che possono interessare non solo l'osso fratturato - ma anche le altre ossa del polso, i legamenti, i tendini e le strutture articolari.
INFATTI moltissimi disturbi clinici e sintomi permanenti che spesso permangono dopo la guarigione dalla frattura vera e prorpia, sono invece causati da lesioni completamente diverse e non solo dai postumi della frattura iniziale.
PURTROPPO MOLTO SPESSO TALI LESIONI sono completamente sottovalutate o addirittura non riconosciute. Quasti disturbi vengono attribuiti genericamente ai postumi delle fratture ed accettate come aspetto NON PIU' TRATTABILE, quando invece esistono trattamenti mirati ed efficaci anche per utte le altre LESIONI
IL TRATTAMENTO
Il corretto trattamento delle fratture è quindi fondamentale per evitare i gravissimi esiti invalidanti che variano dall'ossificazione in scomposizione dell'osso fratturaro, sino in certi casi, alla mancata consolidazione con permanenza della frattura (detta " pseudoartrosi "). L'evoluzione di un trattamento inadeguato conduce inevitabilmente ad una " Rigidità " parziale o totale del Polso e della Mano, sino all' " Anchilosi " con perdita totale o parziale della mobilità articolare.
In linea generale le tappe "chiave" del trattamento consistono nella " RIDUZIONE " e nella " SINTESI ".
La " RIDUZIONE " consiste nell'attuazione di paricolari MANOVRE finalizzate alla ricomposizone dei frammenti,
La " SINTESI " consiste invece nella STABILIZZAZIONE della frattura (dopo la RIDUZIONE).
I metodi di trattamento necessari alla cura - quindi della SINTESI - delle fratture, possono variare dalla semplice immobilizzazione, ottenuta con tutori gessati, i cosidetti " Gessi ", oppure utilizzazando diverse metodiche operatorie con Chirurgia tradizionale, in Artroscopia, o utilizzando entrambe le tecniche.
In ogni caso l'obiettivo è ovviamente quello di ripristinare, nel migliore modo possibile la forma dell'osso, i suoi assi ed i suoi rapporti con le strutture vicine.
I diversi metodi di trattamento verrano illustrati nelle sezioni corrispondenti.