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Il Carpo è anatomicamente rappresentato da un insieme di 8 piccole Ossa articolate tra loro che, attraverso una serie di movimenti finemente regolati dai Legamenti, consente la completa mobilità della Mano in tutti i piani con un meccanismo paragobile ad un Joystick. Il Carpo quindi è una struttura altamente complessa e la sua sofisticata Biomeccanca ancora oggi oggetto di discussione con molteplici teorie.
Una lesione da frattura che interessi una o più Ossa del Carpo genera una serie di danni estremamente gravi che conducono, se non adeguatamente trattati, a gravi esiti.
Le fratture delle OSSA CARPALI, sono tra le più frequenti ed insidiose perchè si realizzano anche dopo traumi della Mano e del Polso apparentemente banali ed innocui.
La loro pericolosità è data dal fatto che molto spesso i sintomi possono essere sfumati, con un quadri scarsamente dolorosi o di breve durata anche solo di pochi giorni, tanto da passare spesso inosservati o sottovalutati, ciò è dovuto a molteplici fattori tra cui la scarsa innervazione, cioè la ridotta presenza di recettori nervosi.
Inoltre la ridotta presenza di perfusione, cioè di irrorazione sanguigna, aumenta notevolmente i rischi perchè la scarsa nutrizione di alcune di queste ossa, in particolare dello Scafoide e del Semilunare, causa molto spesso la mancata guarigione della frattura sino alla Necrosi, ovvero la morte dell'osso, con quadri di rigidità e perdita anche totale del movimento della Mano.
A causa della complessità anatomica del Carpo, le Radiografie standard eseguite inizialmente al momento del trauma, possono essere completamente negative (cioè senza alcuna evidenza di lesioni visibili), a ciò si aggiunge il necessario livello di competenza dell'Osservatore, sia Clinico che Radiologo, che richiede una certa esperienza necessaria a sospettare o individuare la lesione.